La Corte Europea dei Diritti Umani Condanna l'Italia per l'omessa esecuzione delle sentenze che riconoscono crediti verso la Pubblica Amministrazione

Viola l'equo processo il mancato pagamento di crediti accertati all'esito di un processo

Il 18 gennaio 2024, la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato l'Italia per non aver onorato i debiti di alcuni comuni in dissesto finanziario. La decisione è stata presa a seguito del caso di un creditore, assistito dall'Avvocato Marco Lo Giudice che aveva richiesto il pagamento di €100,000 dal comune di Partinico.

La Corte ha stabilito che l'Italia aveva violato il diritto a un equo processo e la protezione della proprietà, ordinando il risarcimento di €9,600 per danni morali.

Attualmente, ci sono 62 comuni siciliani in stato di dissesto finanziario. Questo caso sottolinea l'importanza di rispettare le decisioni dei tribunali nazionali e di proteggere i diritti dei creditori.

Per ulteriori dettagli, visita l'articolo su ANSA. ( https://www.ansa.it/europa/notizie/qui_europa/2024/01/18/la-corte-europea-dei-diritti-umani-condanna-litalia-per-i-comuni-in-dissesto_83461acf-6038-4b0d-adaa-1743eb24c5a7.html )


Autore: Marco Lo Giudice 26 agosto 2024
In discussione la "proporzionalità" della confisca per equivalente solidale
Autore: Marco Lo Giudice 2 luglio 2024
Cassazione penale, sez. V, sentenza n. 5350/2024
Autore: Marco Lo Giudice 21 novembre 2022
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha comunicato la decisione nel caso Corrias c. Italia (Ricorso n. 49393/20) con la quale ha ritenuto violato l’art. 6 § 1 CEDU in relazione alla mancanza di pubblicità del procedimento di riparazione dell’ingiusta detenzione. La Corte ha radiato dal ruolo il ricorso, patrocinato dall’Avv. Marco Lo Giudice, dopo aver preso atto della dichiarazione unilaterale del Governo italiano che aveva riconosciuto la violazione. Al ricorrente è stata riconosciuta la somma, a titolo di equa soddisfazione, pari a 600 euro. La decisione ribadisce quanto affermato sin dal 2012 con la sentenza Lorenzetti c. Italia circa l’obbligo di riconoscere il diritto di sollecitare lo svolgimento pubblico dell’udienza nel giudizio di riparazione per l’ingiusta detenzione. («La Cour a établi dans un certain nombre d’affaires dirigées contre l’Italie la nature et l’étendue de l’obligation, pour l’État défendeur, de reconnaître aux justiciables le droit de se voir offrir la possibilité de solliciter une audience publique dans le cadre des procédures en réparation à la suite d’une détention préventive injuste (Lorenzetti c. Italie, no 32075/09, §§ 34-35, 10 avril 2012) ainsi que dans le cadre des procédures visant l’application des mesures de prévention patrimoniales (Bocellari et Rizza c. Italie, no 399/02, §§ 34-41, 13 novembre 2007, Perre et autres c. Italie, no 1905/05, §§ 23-26, 8 juillet 2008, Bongiorno et autres c. Italie, no 4514/07, §§ 27-30, 5 janvier 2010, Leone c. Italie, no 30506/07, §§ 26-29, 2 février 2010, et Capitani et Campanella c. Italie, no 24920/07, §§ 26-29, 17 mai 2011). Lorsque la Cour a conclu à la violation de l’article 6 § 1 de la Convention, elle a considéré que les constats de violation constituaient une satisfaction équitable suffisante pour le préjudice moral subi par les requérants (Lorenzetti c. Italie, précité, § 52, Frascati c. Italie (déc.), no 5382/08, § 20, 13 mai 2014, et Cacucci et Sabatelli c. Italie (déc.), no 29797»).
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Autore: Marco Lo Giudice 24 ottobre 2022
La Corte europea preannuncia una decisione contro l'Italia
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